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MARTEDÌ 24 MARZO 2020 - EX AZZURRI

AUDIO - REINA: “CORONAVIRUS, COME UN CAMION ADDOSSO; QUI NON SI FANNO TEST, SOLO IN OSPEDALE SE STAI MALISSIMO"


Tornare a giocare? Il calcio passa in secondo piano, quel che conta è la salute


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Cope.es

Pepe Reina, ex portiere del Napoli, attualmente all’ Aston Villa, ha parlato in un’intervista a “El Partidazo de COPE”, che ne ha riportato le parole sul suo sito (CLICCA QUI PER LEGGERE IL TESTO IN ORIGINALE ED ASCOLTARE L’INTERVISTA).

Anche Reina è stato colpito dal Coronavirus e ne ha raccontato i sintomi: Doveva venire questo momento, sicuramente è arrivato tardi però è arrivato. Sono già due settimane che sono confinato in casa. Questa settimana è passato questo ‘coso’, ora è passato. Ho avuto tosse secca, febbre, difficoltà nel respirare, adesso sta passando. Qui non si fanno test, a meno che non stai davvero male e devi per forza andare in ospedale dove te lo fanno. I sintomi sono stati quelli: è stato come se mi fosse passato addosso un camion. Adesso sto veramente bene”.

Reina riconosce di essere più consapevole di tutto quello sta succedendo in Spagna ed in Inghilterra, per quello ha fatto una telefonata perché si osservino tutte le norme e non si esca di casa:
“È impossibile staccarsi da quello che succede in Spagna, seguo molto quello che sta accadendo lì, in Italia, in Inghilterra. Ci sono molte persone vicine che se la passano male. La cosa che più fa male è che non puoi andare dalla persona a cui vuoi bene per darle l’ultimo saluto. Quanto più saremo rigorosi, tanto più presto passerà. Dobbiamo rimanere chiusi in casa, prendere molto sul serio questo isolamento. Passerà e dopo questa situazione tanto critica saremo molto più uniti”.

Il portiere campione del mondo ha detto chiaro e tondo che il calcio, in una situazione come questa, non è affatto importante:
Il calcio passa in secondo piano; il benessere dell’umanità è quello che conta ed proprio questo quello che ci ha fottuto questo fottuto virus! Difficile considerare di tornare a giocare. Ci sono moltissimi interessi e molti soldi, però ci sono anche molti ambiti dell’economia che ne soffriranno ed il calcio non è quello più importantePer me non ha alcun senso giocare senza pubblico. Ci sentiamo più realizzati con la gente ma soprattutto è necessario dobbiamo farlo in sicurezza”.

Reina ha voluto riconoscere il merito che hanno le famiglie che non escono di casa:
Siamo dei privilegiati, per me è molto facile restare confinato, quelli che hanno gli attributi sono quelli che vivono in un appartamento di 70 metri quadri con tre bambini; questi sono degli eroi”.

POLEMICA CON CLARA PONSETÍ

In ultimo, Pepe Reina ha parlato della contestazione alla ex consigliera dell’Educazione della Generalitat Clara Ponsatí, la quale ha twittato qualche giorno fa la frase, "Da Madrid al cielo", facendo riferimento a tutti i morti per Covid-1:
Si sono dati fuoco da soli perché sono gesti disgustosi e deprecabili. Parlano per se stessi questi tipi di commenti. Ora bisogna agitare gli animi il meno possibile e restare più uniti. Siamo un Paese di razza”.