A DIFESA DELLA CITTÀ!

Dopo l'ennesimo rifiuto da parte di un calciatore che sembrava già pronto per scendere in campo, impazza in città la solita polemica sul discutibile modus operandi sul mercato in entrata della S.S. calcio Napoli. Tra evidenti limiti societari e giustificati timori dei calciatori di fronte alla gestione parsimoniosa dei nuovi acquisti da parte dell'allenatore, rischia di passare in secondo piano, però, l'aspetto che più degli altri finisce per condizionare il calciomercato del Napoli: la mancanza di palle! A chi gioca nel Napoli, infatti, non si chiede soltanto di dare spettacolo, ma di sposare un'idea di vita; si chiede di caricarsi sulle spalle anni e anni di storia; di prendersi la responsabilità di tradurre i successi sportivi in occasioni di rivalsa sociale, in successi politici. Si, la politica! Perché chi indossa la maglia azzurra è chiamato a fare politica, a difendere la città come recita la canzone che viene cantata a squarciagola al termine di ogni partita. Non è da tutti; anzi, è per i pochi che hanno veramente gli attributi! Ma proprio per questo, proprio perché è in ballo la difesa della città, che passa inevitabilmente anche per la difesa della sua reputazione, sarebbe doveroso da parte della società evitare di esporre la città a tali magre figure conducendo e gestendo meglio le trattative. Si può fare. Si deve fare.