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MARTEDÌ 28 MARZO 2017 - ESCLUSIVE

"BRUNAPOLI", UN VIAGGIO SULL'ARTE DI ESSERE NAPOLETANI...


Recensione a cura di Ciro Gaipa


 
     
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A cura di: Ciro Gaipa
Fonte: Napolicalcionews.it

«Ogni squadra di calcio ha bisogno di una città che la sappia sostenere. I napoletani sono l’unico popolo al mondo che ha bisogno di una squadra per poter respirare».

Questo pomeriggio, nella splendida cornice della "Libreria Raffaello" in via Kerbaker al Vomero, è stato presentato "BruNapoli", libro scritto dal giornalista napoletano Bruno Marra. Un viaggio sull'arte di essere napoletani, un vademecum per chi vive questa città con lo spirito incantato di un bambino innamorato. Una guida emotiva illustrata con un linguaggio speciale, quello del cuore. Perché in questo testo - estremamente intimista - ci possiamo riconoscere tutti. Ogni capitolo sugella un episodio, un momento, un attimo, un istante, un lampo che attraversa la spina dorsale e illumina d'immenso il sentiero dell'amore. BruNapoli è anche il contraltare ideale nei confronti di quei luoghi comuni che vivono di stereotipi; un posto diverso in cui stare e capire, ragionare e pensare, ricordare e sognare. Perché la prima volta non si scorda mai e l'autore lo sa bene: «Era il canto di un intero popolo, un nuovo cuore che mi batteva in petto. L'urlo del San Paolo, il brivido di una storia infinita, la mia prima partita. Che non lo sapevo ancora, ma quel giorno lì mi è cambiata la vita...». (Bruno, Nessuno e Centomila, n.d.r.). BruNapoli però è anche un grido di speranza in un mondo sempre più alla deriva, dove non c'è più spazio per approfondire e analizzare; esaminare e sviluppare; studiare e sviscerare un pensiero. L'aspetto identitario dell'essere napoletano è preponderante, e solo chi è nato in questa città può capirne l'essenza, la vera bellezza. La cura dei testi è raffinata, elegante, aulica, emozionante, identitaria, appunto. Ed anche le immagini illustrate in questo splendido testo hanno la forza di comunicare allo stesso modo, e con la medesima qualità, l'arte della napoletanità...

Recensione a cura di Ciro Gaipa